L’intero percorso espositivo al primo piano della Rocca Farnese (oltre 400 mq.) è interamente dedicato alla Preistoria della Tuscia. Sono esposti reperti provenienti dai siti più significativi di questo vasto areale, corrispondente in buona parte all’intera provincia di Viterbo, accompagnati da un articolato apparato didattico-comunicativo che affronta le problematiche della preistoria di tutta l’Italia centrale.
Il periodo interessato abbraccia tutta la preistoria e la protostoria, spaziando dal Paleolitico Inferiore (circa 800/900 mila anni fa) alla prima Età del Ferro (IX – VIII secolo a.C).
Fra i isti più importanti documentati nelle collezioni del museo sono da ricordare quelli di Cenciano Diruto e Grotta delle Settecannelle per il Paleolitico, l’insediamento di Poggio Olivastro per il Neolitico, la necropoli di tombe a grotticella di Selvicciola per l’Età del Rame, l’insediamento palafitticolo oggi sommerso del Lago di Mezzano e le necropoli a incinerazione di Ponte S. Pietro e Castelfranco Lamoncello per l’età del Bronzo, il ripostiglio della Selvicciola per la prima età del Ferro.
La finalità principale del percorso museale è quella di presentare le trasformazioni ambientali, culturali e socio-economiche della Tuscia preistorica in una prospettiva paletnologica, cioè finalizzata a descrivere i cambiamenti delle società umane nel corso del tempo.
I pannelli esplicativi, schede di sala di approfondimento e i grandi plastici ricostruttivi sono affiancati da postazioni multimediali con brevi documentari e da una postazione informatica interattiva che arricchiscono le possibilità comunicative del percorso museale.
Progetto realizzato con il sostegno della Regione Lazio per Biblioteche, Musei e Archivi – Piano annuale 2020, 2021, 2022 L.R. 24/2019
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