Durante ricognizioni sistematiche di superficie condotte nel biennio 1993-1994 dalla allora Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale all’interno del comprensorio della Caldera di Latera, fu rinvenuto uno straordinario reperto di età preistorica in loc. Vallone, a pochi km da Valentano: una cosiddetta “tavoletta enigmatica”.
Quello del Vallone è l’unico esemplare del genere nel Lazio e fra i pochi noti per l’intera Italia centrale.
Le “tavolette enigmatiche” sono piccoli manufatti in terracotta o, più raramente, in pietra risalenti all’Età del Bronzo che recano impressi o incisi segni geometrici di significato ancora ignoto, ma che compaiono singolarmente o in associazioni diverse su 342 esemplari distribuiti su tutta l’area centroeuropea, dall’Italia settentrionale – ritenuto oggi il centro nucleare del fenomeno – lungo tutta l’area danubiana fino quasi al Mar Nero.
Un aspetto affascinante riguarda il significato che hanno avuto tali oggetti: le interpretazioni date da vari studiosi sono diverse, anche se sembra prevalere l’ipotesi che possa trattarsi di un sistema di comunicazione, attivo almeno tra il XXI e il XIV sec. a.C.
La saletta al secondo piano della Torre Ottagonale accoglie dal 2013 la tavoletta della Caldera di Latera, in una esposizione interamente ad essa dedicata.
Progetto realizzato con il sostegno della Regione Lazio per Biblioteche, Musei e Archivi – Piano annuale 2020, 2021, 2022 L.R. 24/2019
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